Scarpena
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Scarpena

Lo scorfano rosso ha un corpo compresso e ovale, molto alto in vicinanza del capo. La testa è grossa e ricoperta di punte spinose ed escrescenze. Ha occhi grossi e bocca ampia. La pinna dorsale è munita di robusti raggi spinosi veleniferi. Il corpo è ricoperto solo parzialmente da squame. Il colore va dal rosso sul dorso e sui fianchi al rosa sul ventre. L'individuo adulto può raggiungere i 55 cm di lunghezza e i 4 chilogrammi di peso. Non è un buon nuotatore e usa per difendersi e per attaccare le rede il veleno secreto dalle ghiandole poste sul dorso che passa attraverso le spine. Vive a diverse profondità, su fondali rocciosi, fangosi e sabbiosi ricchi di vegetazione. Si nutre di pesci, crostacei e molluschi. Si cattura con tramagli, reti a strascico, ma non è raro che abbocchi agli ami del palamito (parangal).

È abbastanza ricercato per le sue carni magre e ricche di proteine nobili. Viene consumato arrosto e fritto e, se di piccole dimensioni, è ottimo in brodetto.

Molto simili le forme dello scorfano nero, che raggiunge dimensioni minori (al massimo 35 centimetri di lunghezza) e presenta una colorazione scura nella parte superiore e bianca o rosacea sul ventre. Anch'esso ha abitudini sedentarie e preferisce muoversi di notte mimetizzandosi con i fondali. Meno ricercato dello scorfano rosso, è indispensabile quando si cucina il brodetto.

Il nome scorfano si rifà al più antico scorpene, ossia scorpione, per via delle punture dolorosissime da essi provocate con le velenose spine dorsali, che vano tolte per prime quando lo si pulisce. Comunque il pesce va maneggiato con cura perché gli effetti del veleno possono essere molto fastidiosi (dolore intenso e perdita di sensibilità della parte colpita) che possono durare anche per più tempo. In taluni casi più gravi si può arrivare a perdita di conoscenza, vertigini, ipotensione, diminuzione della frequenza cardiaca e disturbi respiratori. Gli effetti del veleno possono essere ridotti o eliminati immergendo la parte colpita in acqua molto calda. È bene comunque farsi vistare da un medico.